I sindacati pongono condizioni per fare entrare Walmart in Sudafrica

Il South African Competition Tribunal (più o meno equivalente alla nostra autority per la concorrenza) riprende oggi le sue audizioni sul supposto ingresso di Walmart in Sudafrica attraverso la fusione con Massmart.
Nel frattempo si è costituita una coalizione internazionale di organizzazioni sindacali che ha dichiarato che Walmart nell'entrare in Sudafrica deve rispettare l'economia ed i lavoratori sudafricani ed è passata alle vie di fatto.

Sudafrica e Nord America
La
coalizione dei sindacati che comprende il South Africa Commercial, Catering and Allied Workers Union (SACCAWU) (SACCAWU), UNI Global Union
e la United Food and Commercial Workers Union (UFCW) del Nord
America, ha detto, infatti, che presenterà degli atti per chiedere che il Tribunale consenta
l'affare solo se Walmart si impegna al rispetto delle condizioni di trattamento dei lavoratori in termini di diritti sindacali e dei prodotti di sourcing a livello locale.

"Abbiamo
preparato i documenti che dimostrano che
Walmart in
tutto il mondo tenta di sopprimere i sindacati e di non rispettare i diritti dei lavoratori -dichiara Christy Hoffman di UNI Global Union, la federazione sindacale
a livello mondiale in rappresentanza di 20 milioni di lavoratori-
. Nei
paesi in cui la società non è legalmente obbligata ad accettare un
sindacato, come negli Stati Uniti e in Canada, ha brutalmente represso
tutti i tentativi di organizzare i lavoratori. E n
ei paesi dove è costretta ad accettare una forza lavoro
sindacalizzata, Walmart ha tentato in ogni modo di attaccare i loro diritti".

Governo dalla parte dei sindacati
Il
governo si unirà ai sindacati circa le preoccupazioni sull'impatto della fusione
Walmart-Massmart per quanto riguarda l'occupazione e, a sua volta, ha chiesto delle condizioni vincolanti per far sì che Walmart mantenga le promesse che sta
facendo ai sudafricani, incluso il rispetto dei diritti sindacali
e accordi collettivi esistenti, la sicurezza del lavoro, appalti locali
e il sostegno per le piccole imprese, il rispetto del
lo
Stato di diritto e delle pratiche non discriminatorie, al fine di
garantire che l'affare non comprometta il piano della
New Growth Path, introdotto dal governo sudafricano nello scorso novembre. Un piano che dovrebbe dare sviluppo a tutta la società sudafricana in modo equo e senza eclusioni di gruppi sociali.

L'Università di Berkeley fornisce consulenza
Per
dimostrare gli effetti devastanti di
Walmart, SACCAWU in collaborazione
con l'UFCW, ha messo insieme una documentazione redatta da economisti ed
esperti internazionali del lavoro da presentare al Competition Tribunal.
Questo include un contributo da parte di Kenneth Jacobs, presidente del
Centro di ricerca per il Lavoro e la formazione della University of California
a Berkeley.
Jacobs ha studiato estensivamente
Walmart e i suoi effetti sui lavoratori e le comunità locali in cui opera negli Stati Uniti.
Jacobs ha detto che Walmart ha depresso i salari nelle comunità in cui opera (vedi intervista di Gdoweek a Wendel Berry guru americano del km zero) e in molti casi ha trasferito i costi sociali sui contribuenti, perché i suoi dipendenti sono più propensi a ricorrere al bisogno di assistenza pubblica per la sanità e altri servizi di assistenza. Aggiunge anche che il modello di business seguito da Walmart induce una tremenda pressione sui fornitori per ridurre i costi, con il risultato che molti di loro pur di non perdere gli ordini sono costretti a pagare i dipendenti al di sotto del salario minimo legale o di violare le  leggi sulla sicurezza pur di raggiungere gli obiettivi. In gioco c'è dunque la possibilità di una crescita equa e solida della società sudafricana.

Problemi globali approccio globale
Sembra quindi che Walmart venga attaccata poiché vuol dettare le condizioni per rapporti industriali e di lavoro al di fuori dei contratti di lavoro, ma anche perché esaspera i rapporti di affari nella propria supply chain. Non si può dunque escludere che Marchionne, avendo vissuto a lungo in Canada, possa avere dunque trovato l'ispirazione in Walmart, (che è il più grande retailer del mondo) per la strategia di ridefinizione in proprio dei rapporti industriali e di lavoro. Altrettanto interessante, però, è il fatto che i sindacati di fronte a problemi globali abbiano assunto un approccio globale mettendo insieme Sudafrica e Nord America, nonché l'aiuto di una importante Università statunitense.

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