Secondo Valerio Di Natale, consigliere di Upa (oltre che presidente di Indicod e Ad di Kraft General Foods): "Fino a venti anni fa, il concetto prevalente era la società di massa, ma oggi viviamo in un contesto completamente diverso, che conosce non solo una forte segmentazione di consumi e consumatori, da parte loro sempre più soggetti attivi grazie all'impatto delle tecnologie digitali anche nei confronti dei messaggi della pubblicità".
Investimenti scesi del 25%
In un contesto che vede una contrazione degli investimenti (scesi del 25%, da 9 a 7 miliardi di euro), per la marca diventa essenziale individuare nuove strategie di comunicazione che tengano conto non delle nuove modalità di interazioni per un consumatore che vuole informazioni in maniera reciproca, condivisa e individuale.
Tre punti basilari
"Proprio per fare chiarezza, una recente ricerca di Upa che ha coinvolto trenta nostri associati ha individuato tre punti basilari per capire come pianificare in maniera efficace la comunicazione dei prossimi anni -spiega Di Natale-.
Il primo aspetto riguarda la ricerca e compatibilità di nuove piattaforme, in uno scenario come l'attuale che dà la possibilità ai consumatori, con un semplice click, di vedere messaggi dei brand e, allo stesso tempo, acquistare.
In seconda battuta, va posta attenzione alle fonti di informazione relative all'e-commerce: non c'è solo la rete, ma anche i mezzi classici continuano a mantenere la loro attrattività.
Infine, cresce il numero degli utenti che vanno direttamente sui siti online delle marche per avere informazioni, rassicurazioni ed effettuare acquisti, oltre che passare dai retailer. E questo apre nuove connessioni tra marca e comunicazione".