Rinascente torna alle performance del 2019

Rinascente Torino
Nonostante il difficile contesto economico e sociale i risultati ottenuti nel 2022 da Rinascente vanno al di là delle più rosee aspettative, allineate al 2019

Il Covid, la guerra in Ucraina e la crisi energetica hanno minato gli equilibri dell'economia. I retailer hanno dovuto adeguarsi ai cambiamenti imposti dalla storia internazionale. Nonostante il periodo non certo facile i risultati ottenuti da Rinascente vanno al di là delle più rosee aspettative. In un'intervista rilasciata all'agenzia di stampa Adnkronos, l'amministratore delegato Pierluigi Cocchini descrive questo periodo il più incredibile in 30 anni di attività personale. Il timore era di chiudere in negativo. Invece il gruppo ha registrato performance vicine a quelle del 2019, che per Rinascente è stato l'anno dei record. L'Ad spiega: "Siamo tornati ai numeri pre Covid con una composizione completamente diversa rispetto a tre anni fa. Sono scomparsi i turisti cinesi e russi e stiamo rifacendo cifre con i visitatori locali, italiani ed europei, e ovviamente con i residenti. Sono tornati anche gli americani grazie al rapporto euro-dollaro".

La crescita risulta omogenea su tutte le categorie merceologiche. I settori penalizzati nel periodo del Covid, come per esempio la cosmetica, sono tornati alla normalità.

I progetti omnichannel

La rete fisica cresce al pari di quella online. La catena, infatti, che copre con nove punti di vendita offline otto città italiane, amplia il suo raggio di azione attraverso l'omnicanalità che si affida al servizio on demand su Whatsapp e relativa messaggistica, insieme all'eCommerce lanciato due anni fa e in continua espansione.

Le collaborazioni di Rinascente

Il legame con il territorio, l'offerta di nuovi marchi e spazi temporanei di tendenza hanno certamente contributo al successo di Rinascente che ha saputo rinnovarsi costantemente e attrarre sempre nuovi target di visitatori. Come abbiamo già raccontato nel corso dell'anno, la catena ha ospitato corner e pop-up store come No After Ten o Wilden.lab. Inoltre ha rimodulato la sua immagine attraverso progetto come Earth Lovers, potenziando il suo impegno per la sostenibilità con spazi dedicati alle proposte green o al vintage.

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